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stesso sull'estremità del bastione, in una pozza di sangue. Il soldato dalla faccia rossa si dibatteva ancora, ma non lo avevano portato via.   
   Pierre corse giù.   
   «No, adesso la smetteranno, adesso inorridiranno di ciò che hanno fatto!» pensava, dirigendosi senza meta dietro la moltitudine di barelle che si allontanava dal campo di battaglia.   
   Ma il sole, velato dal fumo, era ancora alto, e davanti, specialmente a sinistra di Semënovskoe, qualcosa ribolliva nel fumo, e il rombo degli spari dei fucili e dei cannoni non soltanto non si indeboliva, ma s'intensificava sino all'esasperazione, come un uomo che strozzandosi, grida con le sue ultime forze.   

   Capitolo XXXIII   

   L'azione principale della battaglia di Borodino si svolse su uno spazio di mille tese fra il villaggio omonimo e le flèches di Bagration. (Fuori di questo spazio, da una parte, verso la metà della giornata, fu fatta ad opera dei russi l'azione dimostrativa con la cavalleria di Uvarov; dall'altra parte, oltre Utitsa, ci fu l'urto di Poniatowski con Tuèkov; ma furono due azioni distinte e deboli in confronto a ciò che avvenne al centro del campo di battaglia.) Sul campo fra Borodino e le flèches, presso il bosco, su una distesa di terreno aperta e visibile da tutt'e due le parti, ebbe luogo l'azione principale della battaglia nel modo più semplice e lineare.   
   La battaglia cominciò con un cannoneggiamento di alcune centinaia di cannoni da entrambe le parti.   
   Poi, quando il fumo ebbe coperto tutto il campo, in mezzo a quel fumo si misero in movimento (dalla parte dei francesi) a destra le due divisioni Dessaix e Compans contro le flèches, e a sinistra i reggimenti

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