Fra le attività che gli si prospettavano, il servizio militare era la più accessibile e la più familiare. Nell'adempiere alle mansioni di generale di servizio presso lo Stato Maggiore di Kutuzov, egli si occupava dei suoi doveri con zelo e con tenacia, meravigliando lo stesso Kutuzov per la sua resistenza al lavoro e la sua scrupolosità. Non avendo trovato Kuragin in Turchia, il principe Andrej non aveva ritenuto necessario tornare a rincorrerlo in Russia; eppure sapeva che, per quanto tempo passasse, nonostante il disprezzo che portava per lui, nonostante si andasse ripetendo che non valeva la pena di umiliarsi a uno scontro con lui, sapeva che incontrando Kuragin non avrebbe potuto esimersi da sfidarlo a duello, così come un uomo tormentato dalla fame non può evitare di buttarsi sul cibo. E questa consapevolezza del fatto che l'offesa subita non era stata ancora vendicata, che il rancore non aveva ancora trovato il suo sfogo e continuava a pesargli sul cuore, avvelenava la calma fittizia che il principe Andrej si era costruito in Turchia sotto forma di un'attività intensa e affannosa, non scevra da ambizione e vanità.
Nel 1812, quando la notizia della guerra con Napoleone giunse a Bucarest (dove Kutuzov risiedeva da due mesi, passando giorni e notti in casa della sua amica valacca), il principe Andrej chiese a Kutuzov di essere trasferito sul fronte occidentale. Kutuzov, al quale Bolkonskij era già venuto a noia proprio a causa del suo attivismo che si contrapponeva come un rimprovero alla sua oziosità, Kutuzov accondiscese di buon grado e lo munì di opportune raccomandazioni per Barclay de Tolly.
Prima di raggiungere l'armata, che in maggio si trovava accampata a Drisa, il principe Andrej si recò a Lysye Gory, che era sul percorso, distando solo tre verste dalla strada maestra di Smolensk. Negli ultimi