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   Capitolo II   

   
   Il giorno dopo la partenza del figlio il principe Nikolaj Andreiè aveva chiamato in camera sua la principessina Mar'ja.   
   «Bene, sei contenta adesso?» le disse; «mi hai messo in urto con mio figlio! Sarai soddisfatta, immagino. Era di questo che avevi bisogno! Tu sei contenta, ma io ne soffro, ne soffro. Sono vecchio e debole e tu non cercavi altro. Bene, rallegrati, rallegrati!...»   
   Dopo di che, per una settimana la principessina Mar'ja non rivide suo padre. Era malato e non usciva dalla sua stanza. Non senza stupore la principessina Mar'ja notò che durante questo periodo di malattia il vecchio principe non faceva entrare nemmeno M.lle Bourienne. Il solo Tichon lo accudiva.   
   Dopo una settimana il principe lasciò la sua camera e di nuovo riprese la vita di sempre, occupandosi con particolare fervore delle costruzioni e dei giardini e troncando netto i suoi rapporti con M.lle Bourienne. Il suo atteggiamento e il tono gelido nei confronti della principessina Mar'ja parevano volerle dire: «Ecco, vedi? Tu hai inventato delle falsità sul mio conto, mi hai calunniato presso Andrej sui miei rapporti con questa francesina e mi hai messo in urto con lui; ma, vedi, io non ho bisogno né di te, né della francese.»   
   La principessina Mar'ja trascorreva circa una metà della giornata presso Nikoluška, seguendo da vicino i suoi compiti scolastici. Gli dava lei stessa lezioni di russo e di musica e faceva un poco di conversazione con Dessalles. L'altra metà della giornata la trascorreva nel suo appartamento, con i suoi libri, con la vecchia njanja e con la «gente di Dio», che a volte veniva a trovarla passando dall'ingresso di servizio.   

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