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sedeva un diacono e recitava i salmi.   
   Come i cavalli si impennano, si raggruppano e nitriscono alla vista di un cavallo morto, cosģ nel salone, intorno alla bara, si affollava una turba di persone, estranei e gente di casa: il maresciallo della nobiltą, lo starosta del villaggio, le donne; e tutti, con occhi fermi e spaventati, si facevano il segno della croce, si prosternavano e baciavano la mano fredda e irrigidita del vecchio principe.   
   

   Capitolo IX   

   
   Fino a quando il principe Andrej non vi si era stabilito, Bogučarovo era sempre stata una proprietą trascurata e i contadini del luogo avevano un carattere del tutto diverso da quello di Lysye Gory. Se ne differenziavano sia per la parlata, sia per il vestire, sia per il temperamento. Li chiamavano i contadini della steppa. Il vecchio principe li lodava per la loro resistenza al lavoro quando venivano a Lysye Gory ad aiutare durante la mietitura, o a scavare stagni e fossati, ma non gli piacevano per la loro selvatichezza.   
   L'ultimo soggiorno a Bogučarovo del principe Andrej, con le sue innovazioni - ospedali, scuole e riduzione del canone - non avevano mitigato i loro costumi; anzi, avevano accentuato in loro quelle peculiaritą caratteriali che il vecchio principe chiamava selvatichezza. Fra costoro avevano sempre avuto corso certe voci confuse, ora di un loro trasferimento in massa tra i cosacchi, ora di una nuova fede alla quale si sarebbero dovuti convertire, ora di certi decreti dello zar, ora di un giuramento a Pavel Petrovič nel 1797 (a proposito del quale si diceva che fin da allora era stata concessa la libertą, ma che poi i signori

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