Indice   [800x750]    Website Info


il suo amore e la sua gratitudine. La principessina l'ascoltava senza comprendere le sue parole, ma ogni tanto la guardava e porgeva istintivamente l'orecchio al suono di quella voce.   
   «La vostra situazione è doppiamente crudele, cara principessina,» disse m.lle Bourienne dopo un breve silenzio. «Io capisco che voi non abbiate potuto e non possiate pensare a voi stessa; ma io, dato l'affetto che mi lega a voi, sono autorizzata a farlo... Alpatyè è venuto da voi? Vi ha parlato della partenza?» domandò.   
   La principessina Mar'ja non rispose. Non capiva chi dovesse partire, e per dove. «Si può forse intraprendere qualcosa, pensare a qualcosa, adesso? Non è forse tutto senza importanza, ormai.?» E non rispondeva.   
   «Saprete certo, chère Marie,» disse m.lle Bourienne, «saprete certo che noi siamo in grave pericolo, che siamo circondati dai francesi. Adesso partire è pericoloso. Se ci mettessimo in viaggio, quasi di certo cadremmo prigioniere e Dio sa...»   
   La principessina Mar'ja guardò la sua amica senza capire che cosa dicesse.   
   «Ah, se qualcuno sapesse come tutto ormai mi è indifferente,» disse. «Si capisce, non vorrei allontanarmi da lui per nessuna ragione al mondo ... Alpatyè mi ha detto qualcosa a proposito di partenza ... Parlate voi con lui; io non posso, non voglio assolutamente... non posso...»   
   «Ho già parlato un poco con Alpatyè. Lui spera che si riesca a partire domani, ma io credo che ormai sarebbe meglio restare,» disse m.lle Bourienne. «Perché, convenitene, chère Marie, cadere a mezza strada nelle mani dei soldati o dei contadini in rivolta lungo la strada sarebbe spaventoso!» M.lle Bourienne tolse dal ridicule un proclama del generale francese Rameau (stampato su una carta insolita che non era certo russa)

Questo capitolo in: Inglese Francese Tedesco Avanti