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   Ma Sonja? E la parola data? Ed era appunto per questo che Rostov si adirava quando, scherzando, i compagni gli parlavano della principessina Bolkonskaja.   
   

   Capitolo XV   

   
   Assunto il comando supremo delle forze armate, Kutuzov si era ricordato del principe Andrej e gli aveva mandato l'ordine di presentarsi al quartier generale.   
   Il principe Andrej giunse a Carevo-Zajmišèe nella stessa giornata e nella stessa ora in cui Kutuzov passava per la prima volta in rivista le truppe. Il principe Andrej si fermò nel villaggio, nella casa di un prete, davanti alla quale era ferma la carrozza del comandante in capo, e si sedette su una panca vicino alla porta, aspettando Sua Eccellenza Serenissima, come tutti ora chiamavano Kutuzov. Dal campo dietro il villaggio ora giungevano le note della marcia del reggimento, ora il clamore di un'enorme quantità di voci che gridavano «urrà» al nuovo comandante in capo. Lì, vicino al portone, a una decina di passi dal principe Andrej, approfittando dell'assenza di Kutuzov e del bellissimo tempo, stavano due attendenti, un corriere e un maggiordomo. Un piccolo tenente colonnello degli ussari a cavallo, nero, con baffi ispidi e basettoni, si avvicinò al portone e, data un'occhiata al principe Andrej, gli domandò se Sua Eccellenza Serenissima abitava lì e se sarebbe tornata presto.   
   Il principe Andrej disse che lui non apparteneva allo stato maggiore di Sua Eccellenza e che, anche lui, era arrivato da poco. Il tenente colonnello degli ussari si rivolse allora a un attendente piuttosto

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