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ruote della locomotiva, o le gemme della quercia, non conoscerò la causa dello scampanio, del movimento della locomotiva e del vento primaverile. Così dovrebbero fare gli storici. E dei tentativi in questo senso sono già stati fatti.   
   Per studiare le leggi della storia dobbiamo sostituire completamente l'oggetto della nostra indagine, lasciare in pace i re, i ministri e i generali, e studiare quegli elementi omogenei e infinitesimali che condizionano il comportamento delle masse. È impossibile prevedere quanto lontano si possa andare su questa strada di comprensione delle leggi della storia; ma è evidente che solo su di essa si trova la possibilità di cogliere tali leggi, e la mente umana non ha ancora impiegato in questa direzione una milionesima parte degli sforzi che gli storici hanno impiegato per descrivere le imprese dei vari re, condottieri e ministri e per esporre le loro considerazioni in merito alle imprese stesse.   
   

   Capitolo II   

   
   Gli eserciti di dodici nazioni europee dilagarono in Russia. I russi, esercito e popolazione civile, si ritirarono, evitando lo scontro, fino a Smolensk, e poi da Smolensk fino a Borodino. Le truppe francesi con impeto sempre crescente si avvicinano a Mosca, meta del loro attacco. L'impeto dei francesi nell'avvicinarsi alla meta aumenta come aumenta la velocità di un grave a misura che cadendo si avvicina alla terra. Alle spalle migliaia di verste di un paese affamato, ostile; davanti, poche decine di verste che lo separano dalla meta. Questo sente ogni soldato dell'esercito napoleonico e l'avanzata procede da sé, per la pura forza del suo impeto iniziale.   

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