Quella lettera di Sonja a Nikolaj, che costituiva l'esaudimento delle sue preghiere, era stata scritta da Troica. Ecco quali motivi l'avevano provocata. Il progetto di ammogliare Nikolaj a una donna ricca stava sempre più a cuore alla contessa. Ma lei sapeva che Sonja era l'ostacolo fondamentale al suo piano. E la vita di Sonja in casa della contessa, negli ultimi tempi, in specie dopo la lettera in cui Nikolaj descriveva il suo incontro con la principessina Mar'ja a Boguèarovo, era diventata sempre più difficile. La contessa non si lasciava sfuggire una sola occasione per fare allusioni offensive o addirittura crudeli nei confronti di Sonja.
Alcuni giorni prima della partenza da Mosca, sconvolta e sconcertata dagli ultimi avvenimenti, la contessa aveva chiamata a sé Sonja e, invece di rimproveri o d'imposizioni, con le lacrime agli occhi le aveva rivolto la preghiera di sacrificarsi e di rompere ogni suo legame con Nikolaj, compensando così tutto quanto la sua famiglia aveva fatto per lei.
«Non avrò più pace finché non mi avrai fatto questa promessa.»
Sonja era scoppiata in lacrime e fra i singhiozzi aveva risposto che lei era pronta a tutto, ma non fece nessuna esplicita promessa e nel suo intimo non poteva decidersi a ciò che pretendevano da lei. Doveva sacrificare la sua vita per il benessere della famiglia che l'aveva mantenuta ed educata. Sacrificarsi per la felicità altrui era ormai un'abitudine per Sonja. La sua posizione in quella casa era tale che soltanto col sacrificio poteva dimostrare la propria nobiltà d'animo, e così ci si era ormai abituata, e sacrificarsi, per lei, era quasi un piacere. Ma, prima, in tutti i suoi atti di abnegazione, aveva avuto la gioia di verificare che, facendo sacrificio di se stessa, aumentava il proprio valore agli occhi propri e altrui, e così diventava più degna di