Indice   [800x750]    Website Info


   Appena aveva saputo da Nikolaj che suo fratello si trovava a Jaroslàvl insieme ai Rostov, la principessina Mar'ja, sebbene la zia tentasse di dissuaderla, si era immediatamente preparata a raggiungerlo, e non da sola, ma con il nipotino. Non chiese né volle sapere se fosse una cosa difficile, possibile: era suo dovere essere accanto al fratello, forse in fin di vita, e fare tutto il possibile per portargli il figlio; per questo s'accingeva a partire. Il fatto che il principe Andrej non l'avesse informata lui stesso, la principessina Mar'ja se lo spiegava col motivo che, forse, era troppo debole per scrivere, o che considerava troppo arduo e pericoloso per lei e per il bambino quel lungo viaggio.   
   In pochi giorni la principessina Mar'ja fu pronta: il suo convoglio era composto dalla grande carrozza del vecchio principe, quella con cui era venuta a Voronež, da un calesse e da una carretta. Con lei partirono m.lle Bourienne, Nikoluška con il precettore, la vecchia njanja, tre cameriere, Tichon, un giovane domestico e un haiduk, da cui la zia aveva voluto che fosse accompagnata.   
   Non si poteva nemmeno pensare di seguire il normale itinerario per Mosca, così il giro che doveva fare la principessina Mar'ja attraverso Lipetsk, Rjazan, Vladimir, Šuja era molto lungo, molto difficile perché non sempre si trovavano i cavalli postali, e persino pericoloso nelle vicinanze di Rjazan, dove si diceva che fossero apparsi i francesi.   
   Durante questo lungo viaggio, m.lle Bourienne, Dessales e la servitù della principessina Mar'ja restarono stupiti dalla sua fermezza d'animo e dalla sua resistenza fisica. Andava a dormire per ultima e si alzava per prima, nessuna difficoltà poteva fermarla. Grazie alla sua attività e alla sua energia, che lei riusciva a trasmettere anche ai suoi compagni di viaggio, alla fine della seconda settimana giunsero a Jaroslàvl.   

Questo capitolo in: Inglese Francese Tedesco Avanti