Indice   [800x750]    Website Info


profond, de plus habile et de plus admirable» e a proposito del quale lo stesso Thiers, entrando in polemica con monsieur Fain dimostra che deve essere stato preparato non già il 4, ma il 15 ottobre, questo piano non fu mai - né mai avrebbe potuto essere - realizzato perché non conteneva nulla che si avvicinasse alla realtà. La fortificazione del Cremlino, per la quale sarebbe stato necessario abbattere la Mosquée (così Napoleone chiamava la chiesa di San Basilio), si dimostrò perfettamente inutile. La collocazione di mine sotto il Cremlino mirava unicamente ad esaudire il desiderio dell'imperatore che, nell'abbandonare Mosca, il Cremlino saltasse in aria: si voleva, cioè, punire una trave del pavimento su cui il bambino, cadendo, s'era fatto male. Durante l'inseguimento dell'esercito russo, inseguimento che stava tanto a cuore a Napoleone, si verificò un fenomeno inaudito. I comandanti francesi perdettero le tracce di un esercito di sessantamila russi e, come asserisce Thiers, fu solo grazie all'abilità - e persino alla genialità - di Murat, che si riuscì a rintracciare, nemmeno si trattasse d'uno spillo, quell'esercito di sessantamila uomini.   
   Quanto alla diplomazia, tutte le argomentazioni circa la propria magnanimità e giustizia, svolte da Napoleone di fronte a Tutolmin e Jakovlev, quest'ultimo preoccupato solo di trovare un cappotto e una vettura, si dimostrarono inutili. Alessandro non ricevette quegli ambasciatori e non rispose alla loro ambasceria.   
   Dal punto di vista giuridico, dopo l'esecuzione dei presunti incendiari, andò a fuoco anche l'altra metà di Mosca.   
   Dal punto di vista amministrativo, l'istituzione della municipalità non arrestò il saccheggio e si dimostrò vantaggiosa, solo per quelle persone che della municipalità facevano parte e che, sotto il pretesto di

Questo capitolo in: Inglese Francese Tedesco Avanti