Indice   [800x750]    Website Info


come se lo sguardo di Pierre gli dicesse qualcosa:.   
   «Platoche, dites donc, Platoche,» tutt'un tratto, arrossendo, si mise a gridare il francese con voce stridula. «Gardez pour vous,» disse ancora, rendendogli i ritagli, poi si voltò e uscì.   
   «Ma guarda un po',» disse Karataev, scuotendo la testa. «Dice che non sono cristiani e invece pure loro un'anima ce l'hanno. Dicevano bene i nostri vecchi: la mano sudata dà via, la mano asciutta è restia. È nudo e crudo pure lui, eppure, ecco qua, li ha ridati...» Sorridendo pensieroso, lo sguardo fisso ai ritagli, Karataev restò in silenzio per qualche minuto. «Vedrai che magnifiche pezze per i piedi, amico mio,» esclamò e tornò nell'interno della baracca.   
   

   Capitolo XII   

   
   Ormai da quattro settimane Pierre era prigioniero dei francesi. Benché gli avessero proposto di trasferirlo dalla baracca dei soldati a quella degli ufficiali, era rimasto lì dove l'avevano portato il primo giorno.   
   Tra gli incendi e le devastazioni di Mosca Pierre aveva toccato quasi il limite estremo delle privazioni che un uomo può sopportare; eppure, grazie alla sua forte costituzione, alla buona salute, che fino a quel momento ignorava di possedere, e soprattutto grazie al fatto che tali privazioni erano giunte in modo così insensibile, che non si poteva dire quando fossero cominciate, sopportò la propria sorte non solo agevolmente, ma addirittura con gioia. E proprio in questo periodo provò quel senso di tranquillità, di intima soddisfazione, a cui prima aveva vanamente aspirato. Nella sua vita aveva cercato a lungo, per strade sempre diverse, quell'armonia, quell'accordo con se stesso, che con tanto stupore aveva

Questo capitolo in: Inglese Francese Tedesco Avanti