Indice   [800x750]    Website Info


in carrozza continuavano nella loro fuga, con i tesori depredati, l'imperatore, i re e i duchi; ma, nella sostanza, il processo della rotta e della dissoluzione dell'esercito francese non era minimamente mutato dal momento della partenza da Mosca.   
   Da Mosca a Vjaz'ma, di un esercito francese di settantatremila uomini, senza contare la Guardia (che in tutta la guerra non aveva fatto niente fuorché saccheggiare), di un esercito di settantatremila uomini non ne restavano che trentaseimila (di questi non più di cinquemila caddero in combattimento). Ecco il primo termine di una progressione, secondo la quale, con esattezza matematica, si stabiliscono i seguenti.   
   L'esercito francese continuava a dissolversi e ad annientarsi nella medesima proporzione da Mosca a Viaz'ma, da Viaz'ma a Smolensk, da Smolensk alla Berezina, dalla Berezina a Vilno, indipendentemente dalla maggiore o minore intensità del freddo, dell'inseguimento nemico, dagli ostacoli sul cammino e da ogni altra circostanza separatamente presa. Dopo Vjaz'ma, invece di formare tre colonne, le truppe francesi si riunirono in un sol gruppo e procedettero così fino alla fine. Berthier scriveva al suo sovrano (è noto quanto siano lontane dalla verità le descrizioni che i comandanti fanno della situazione di un esercito):   
   «Je crois devoir faire connaître à Vostre Majesté l'état de ses troupes dans les différents corps darmée que j'ai été à même d'observer depuis deux ou trois jours dans différents passages. Elles sont presque débandées. Le nombre des soldats qui suivent les drapeaux est en proportion du quart au plus dans presque tous les régiments, les autres marchent isolément dans dífférentes directions et pour leur compte, dans l'espérance de trouver des subsistances et pour se débarasser de la discipline. En général ils regardent Smolensk comme le point où ils

Questo capitolo in: Inglese Francese Tedesco Avanti