Indice   [800x750]    Website Info


correvo,» pensò il principe Andrej; «com'è diverso da quando noi correvamo, gridavamo e ci battevamo; com'è diverso dalla scena del francese e dell'artigliere che si strappavano lo scovolo con le facce stravolte e furibonde. Come sono diverse queste nuvole che corrono nel cielo alto e sconfinato. Come mai prima non lo vedevo questo cielo sublime? E come sono felice d'averlo finalmente conosciuto. Sì! tutto è vano, tutto è inganno al di fuori di questo cielo infinito. Nulla, nulla esiste all'infuori di esso. Ma neppure esso esiste, non esiste nulla tranne il silenzio, tranne la quiete. E che Dio sia lodato!...»   
   

   Capitolo XVII   

   
   Alle nove, sul fianco destro comandato da Bagration l'azione non era ancora cominciata. Il principe Bagration, non volendo aderire alla richiesta di Dolgorukov di dar corso al combattimento e per sottrarsi a ogni responsabilità, aveva proposto a Dolgorukov di inviare qualcuno a chiedere istruzioni al comandante supremo. Bagration sapeva che, data la distanza di quasi dieci miglia che separava un fianco dall'altro, anche se non avessero ucciso l'inviato (cosa molto probabile), e anche se costui fosse riuscito a rintracciare il comandante in capo (cosa molto difficile), non sarebbe comunque riuscito a far ritorno prima di sera.   
   Bagration squadrò il suo seguito con i grandi occhi assonnati e inespressivi, e il volto infantile di Rostov, che involontariamente trepidava d'agitazione e di speranza, fu il primo che gli cadde sotto lo sguardo. Mandò lui.   
   «E se incontrassi sua maestà prima del comandante in capo, eccellenza?» disse Rostov tenendo la mano alla visiera.   

Questo capitolo in: Inglese Francese Tedesco Avanti