«André!» disse la principessina Mar'ja in tono supplichevole.
«Il faut que vous sachez que c'est une femme,» disse il principe Andrej a Pierre.
«André, au nom de Dieu!» ripeté la principessina Mar'ja.
Si vedeva che l'atteggiamento ironico del principe Andrej verso i pellegrini e il vano intervento in loro difesa della principessina Mar'ja erano rapporti consueti, da tempo stabilitisi fra loro.
«Mais, ma bonne amie,» disse il principe Andrej, «vous devriez au contraire m'être reconnaissante de ce que j'explique à Pierre votre intimité avec ce jeune homme.»
«Vraiment?» disse Pierre incuriosito, ma con voce seria (del che la principessina Mar'ja gli fu particolarmente grata), scrutando attraverso gli occhiali la faccia di Ivanuška, il quale, avendo capito che si parlava di lui, scrutava tutti con occhi astuti.
La principessina Mar'ja si era turbata senza alcuna ragione per la sua gente. Costoro non erano per nulla intimiditi. La vecchietta aveva abbassato gli occhi, ma sbirciava di sottecchi i nuovi arrivati, dopo aver posato sul piattino la tazza capovolta e accanto una zolletta di zucchero rosicchiata, e se ne stava seduta tranquilla e immobile nella sua poltrona aspettando che le offrissero dell'altro tè. Ivanuška, sorseggiando dal piattino, guardava di sotto in su i due giovani con maliziosi occhi femminili.
«Dove sei stata? A Kiev?» domandò il principe Andrej alla vecchietta.
«Ci sono stata,» rispose lei, loquace; «proprio per Natale ho avuto l'onore di potermi comunicare presso le sante reliquie. E adesso vengo da Koljazino, dove s'è rivelata una grazia grande...»
«E Ivanuška è con te?»