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ussari. Come sempre Denisov si era portato avanti alle file, facendo sfoggio del proprio ardimento. Una pallottola sparata dai tiratori francesi lo colpì a una coscia. Forse in un altro momento Denisov non si sarebbe allontanato dal reggimento per una ferita così leggera, ma questa volta approfittò dell'occasione: non si presentò alla divisione e si fece ricoverare in ospedale.   
   

   Capitolo XVII   

   
   In giugno ebbe luogo la battaglia di Friedland, alla quale gli ussari del reggimento di Pavlograd non parteciparono; e dopo quella battaglia fu concluso un armistizio. Rostov, che sopportava male la mancanza del suo amico, di cui, dal momento della partenza, non aveva più avuto notizie, era inoltre preoccupato per l'andamento della sua faccenda e per la ferita; così approfittò dell'armistizio e chiese il permesso per andare all'ospedale a far visita a Denisov.   
   L'ospedale si trovava in una piccola località prussiana, che era stata devastata due volte, dalle truppe russe e da quelle francesi. Poiché era estate e la campagna appariva così bella, quel villaggio coi tetti e gli steccati sfondati, gli abitanti laceri e i soldati ubriachi e malati che girovagavano per le strade sudicie, costituiva uno spettacolo oltremodo desolante.   
   L'ospedale era allestito in una casa di pietra, in mezzo a un cortile con pochi avanzi di un recinto abbattuto, le imposte e i vetri fracassati. Alcuni soldati coperti di bende, pallidi e gonfi, passeggiavano o sedevano al sole in cortile.   
   Non appena Rostov fu entrato attraverso la porta dell'edificio, venne

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