Indice   [800x750]    Website Info


straordinario come sono intelligente e come... lei è carina,» continuò parlando di sé in terza persona e immaginando che a dir questo di lei fosse un uomo molto intelligente, il più intelligente e il più bravo di tutti. «Tutto, in lei c'è tutto,» continuava quest'uomo, «intelligente in modo straordinario, simpatica; e poi bella, eccezionalmente bella, svelta, sa nuotare e cavalcare magnificamente. E quella sua voce! Una voce meravigliosa, veramente meravigliosa!» Cantò la sua frase musicale preferita di un'opera di Cherubini, si buttò sul letto, prese a ridere al gioioso pensiero che adesso si sarebbe addormentata, gridò a Dunjaša di spegnere la candela: e Dunjaša non aveva fatto ancora in tempo a uscire dalla stanza che Nataša era già passata in un mondo diverso, ancora più felice: il mondo dei sogni, dove tutto era facile e magnifico come nella realtà, ma ancora più bello, perché era diverso.   
   
   L'indomani la contessa, chiamato Boris in disparte, gli parlò; e da quel giorno egli smise di frequentare casa Rostov.   
   

   Capitolo XIV   

   
   Il 31 dicembre, alla vigilia del nuovo anno 1810, per le réveillon fu offerto un ballo da un rappresentante dell'alta aristocrazia dei tempi di Caterina. Al ballo dovevano intervenire il corpo diplomatico e l'imperatore.   
   Il famoso palazzo di quel patrizio sul Lungoneva Anglijskaja risplendeva di innumerevoli luci. Vicino alla scalinata illuminata e coperta da una passatoia rossa, sostava la polizia, e non semplicemente gendarmi, ma il capo della polizia in persona, con decine di suoi

Questo capitolo in: Inglese Francese Tedesco Avanti