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tavolo per il boston. Il generale sedette vicino al conte Il'ja Andreič che, dopo di lui, era l'invitato di maggior prestigio. I vecchi in compagnia dei vecchi, i giovani con i giovani, la padrona presso il tavolo del tč sul quale era posato un cestino d'argento, colmo degli identici biscotti che i Panin offrivano alle loro serate: tutto, insomma, era né piů né meno come in casa degli altri.   
   

   Capitolo XXI   

   
   Pierre, essendo uno degli ospiti di maggior riguardo, dovette giocare a boston con Il'ja Andreič, col generale e col colonnello. Al tavolo del boston gli accadde di sedersi a un posto dal quale poteva vedere Nataša, e fu colpito dallo strano cambiamento avvenuto in lei dal giorno del ballo. Nataša era taciturna, e non soltanto non appariva bella come il giorno del ballo, ma sarebbe stata addirittura brutta se non avesse avuto un aspetto dolce e indifferente a tutto.   
   «Che cos'avrŕ?» pensava Pierre, guardandola. Nataša sedeva al tavolo del tč accanto a sua sorella e, senza guardarlo, rispondeva di malavoglia qualcosa a Boris che le si era seduto al fianco. Dopo aver buttato sul piano del tavolo tutte le carte di un seme e aver fatto, con grande soddisfazione del suo partner, cinque levate, Pierre, avendo udito delle voci di saluto e il rumore dei passi di qualcuno che entrava nella stanza proprio mentre si raccoglievano le carte dal tavolo, gettň di nuovo un'occhiata a Nataša.   
   «Che cosa le č successo?» si chiese, ancor piů stupito.   
   Appariva trasfigurata. Non era piů brutta come qualche istante prima, ma di nuovo bella come era apparsa al ballo.   

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