dici?»
«Aspetta quando avrà preso marito...»
«Tu lo sai,» disse Anatol', «j'adore les petites filles: perdono subito la testa.»
«Ci sei già cascato una volta con una petite fille,» disse Dolochov, che sapeva del matrimonio di Anatol'. «Sta' attento a quel che fai.»
«Be', due volte non può capitarmi!» rispose Anatol', sorridendo bonariamente.
Capitolo XII
Il giorno dopo la serata all'opera, i Rostov non si recarono in nessun posto e nessuno andò da loro. Mar'ja Dmitrievna di nascosto a Nataša parlò con suo padre di qualcosa. Nataša intuì che il discorso verteva sul vecchio principe e che i due cercavano di escogitare qualcosa, e questo, oltre a preoccuparla, la offendeva.
Aspettava da un momento all'altro il principe Andrej e quel giorno mandò due volte il portiere in via Vzdviženka per informarsi se fosse arrivato. No, non era arrivato. Adesso per lei tutto era più difficile e pesante che durante i primi giorni del suo soggiorno a Mosca. Alla sua impazienza e alla sua tristezza causata da lui si aggiungevano adesso lo spiacevole ricordo dell'incontro con la principessina Mar'ja e col vecchio principe e un senso di timore e d'inquietudine del quale non riusciva a ravvisare la causa. Perdurava in lei l'impressione che il principe Andrej non sarebbe mai arrivato, oppure che le sarebbe accaduto qualcosa prima che lui arrivasse. Non riusciva più a pensare a lui da sola a sola, tranquillamente, come le accadeva prima. Non appena cominciava a pensarci,